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Angina - piani di assistenza

piani di assistenza
Corso

Basi Dell'Assistenza infermieristica - 2182  (040789)

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Anno accademico: 2017/2018
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ANGINA L’angina pectoris è una sindrome clinica caratterizzata da episodi di dolore parossistico o da una sensazione di compressione al torace in zona sternale. I sintomi compaiono quando il flusso ematico coronarico è scarso e insufficiente a garantire l’adeguata ossigenazione del miocardio in situazioni di elevato fabbisogno di ossigeno, quali attività fisica o uno stato di tensione emotiva. La sintomatologia anginosa è caratterizzata dal tipico dolore retrosternale, non localizzato, che di solito può coinvolgere la zona scapolare, ulna, radio sino a diventare un dolore localizzato al IV-V dito della mano, oppure diffondersi a livello dell’epigastrio: può essere il campanello di allarme di una serie di condizioni patologiche quali l’infarto del miocardio, SCA, edema/embolia polmonare o condizioni patologiche gastro-esofagee come gastriti, esofagiti, reflusso o potrebbe essere correlato anche a patologie muscolo scheletriche, per questo è fondamentale una corretta diagnosi differenziale con ECG e rilevazione degli enzimi cardiaci. Modelli funzionali: 1. percezione-gestione della salute disfunzionale, a causa della insufficiente conoscenza della patologia alla base dell’angina oppure il paziente potrebbe avere uno stile di vita scorretto per il suo stato di salute, con cattive abitudini quali il fumo ad esempio che rappresenta una condizione di rischio per l’angina 2. nutrizionale-metabolico disfunzionale, il paziente potrebbe avere una sintomatologia anginosa correlata a gastrite, reflusso, dunque dovrebbe curare maggiormente l’alimentazione (evitando caffeina ad esempio) 3. eliminazione funzionale 4. attività-esercizio fisico disfunzionale, la persona potrebbe essere intollerante all’attività fisica in quanto presenta dolore toracico associato a piccoli sforzi fisici quotidiani, infatti potrebbe essere usato l’indice di Barthel, oppure il paziente potrebbe inoltre avere compromissione della gittata cardiaca o della funzionalità cardiovascolare 5. sonno-riposo disfunzionale a causa della paura di avere sintomatologia anginosa notturna la persona potrebbe sperimentare frequenti risvegli, disturbi dell’addormentamento, insonnia 6. cognitivo-percettivo disfunzionale a causa della percezione di dolore retrosternale diffuso e non ben localizzato, valutabile ad esempio con la scala VAS del dolore 7. concetto di sé-percezione di sé funzionale 8. ruolo-relazione disfunzionale, il paziente rifiuta contatti con il mondo sociale a causa delle diverse limitazioni poiché deve svolgere con moderazione diverse attività 9. sessualità-riproduzione disfunzionale, la persona riferisce una riduzione della libido, paura che l’attività sessuale possa compromettere il suo stato di salute 10. coping-tolleranza allo stress disfunzionale, il paziente potrebbe non avere le risorse idonee ad affrontare la condizione patologica 11. valori-convinzioni funzionale MODELLO DISFUNZIONALE GORDON SCALE DI VALUTAZIONE Percezione e gestione della salute Attività ed esercizio fisico Cognitivo percettivo Indice di Barthel, punteggio 20 DIAGNOSI INFERMIERISTICA REALE DIAGNOSI INFERMIERISTICA DI RISCHIO NURSING OUTCAMES CLASSIFICATION NURSING INTERVENTIONS CLASSIFICATION RISULTATI Comportamento di salute rischioso correlato a abitudini voluttuarie (fumo) Rischio di non adesione al piano terapeutico correlato al rifiuto di modificare adeguatamente lo stile di vita. La persona mostrerà uno stile di vita adeguato alla sua condizione modificando le sue abitudini e riducendo i fattori di rischio. La persona ha adottato uno stile di vita sano, non fuma più e rispetta le indicazioni del piano. Intolleranza alla attività correlato a squilibrio tra richiesta e apporto di ossigeno e sangue al cuore. Rischio di perfusione tissutale cardiaca ridotta correlata a storia familiare di patologie cardiovascolari. Il paziente sarà maggiormente tollerante verso le attività fisiche. Coping inefficace correlato a insufficiente fiducia nella propria capacità di affrontare le situazioni. Rischio di pianificazione delle attività inefficace correlato a tendenza a rinviare i follow-up. L’assistito acquisirà strategie di coping efficaci ad affrontare la propria condizione. -Incoraggiare il pz ad analizzare il proprio comportamento -Incoraggiare a ridurre il fumo, spiegare al pz l’importanza del riposo, di seguire un’alimentazione ipolipidica, e svolgere regolare attività fisica -Svolgere attività alternata a riposo -Insegnare es respirat. -Valutare i sintomi del pz, eseguire se necessario un ECG, somministrare farmaci per il controllo del dolore toracico da prescrizione -Aiutare la persona a fare una valutazione oggettiva degli eventi, identificando le proprie risorse e capacità -Valutare le capacità decisionali -Incoraggiare il coinvolgimento di familiari L’assistito svolge le attività fisiche mostrando maggiore tolleranza e riduzione della sintomatologia anginosa. Il paziente grazie al supporto dei familiari ha sviluppato capacità ed autonomia nell’ identificare le risorse necessarie per affrontare i propri problemi di salute.

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ANGINA
L’angina pectoris è una sindrome clinica caratterizzata da episodi di
dolore parossistico o da una sensazione di compressione al torace in
zona sternale. I sintomi compaiono quando il flusso ematico
coronarico è scarso e insufficiente a garantire l’adeguata
ossigenazione del miocardio in situazioni di elevato fabbisogno di
ossigeno, quali attività fisica o uno stato di tensione emotiva.
La sintomatologia anginosa è caratterizzata dal tipico dolore retro-
sternale, non localizzato, che di solito può coinvolgere la zona
scapolare, ulna, radio sino a diventare un dolore localizzato al IV-V
dito della mano, oppure diffondersi a livello dell’epigastrio: può
essere il campanello di allarme di una serie di condizioni patologiche
quali l’infarto del miocardio, SCA, edema/embolia polmonare o
condizioni patologiche gastro-esofagee come gastriti, esofagiti,
reflusso o potrebbe essere correlato anche a patologie muscolo
scheletriche, per questo è fondamentale una corretta diagnosi
differenziale con ECG e rilevazione degli enzimi cardiaci.
Modelli funzionali:
1. percezione-gestione della salute disfunzionale, a causa della
insufficiente conoscenza della patologia alla base dell’angina
oppure il paziente potrebbe avere uno stile di vita scorretto per
il suo stato di salute, con cattive abitudini quali il fumo ad
esempio che rappresenta una condizione di rischio per l’angina
2. nutrizionale-metabolico disfunzionale, il paziente potrebbe
avere una sintomatologia anginosa correlata a gastrite,
reflusso, dunque dovrebbe curare maggiormente
l’alimentazione (evitando caffeina ad esempio)
3. eliminazione funzionale
4. attività-esercizio fisico disfunzionale, la persona potrebbe
essere intollerante all’attività fisica in quanto presenta dolore
toracico associato a piccoli sforzi fisici quotidiani, infatti
potrebbe essere usato l’indice di Barthel, oppure il paziente
potrebbe inoltre avere compromissione della gittata cardiaca o
della funzionalità cardiovascolare
5. sonno-riposo disfunzionale a causa della paura di avere
sintomatologia anginosa notturna la persona potrebbe
sperimentare frequenti risvegli, disturbi
dell’addormentamento, insonnia
6. cognitivo-percettivo disfunzionale a causa della percezione di
dolore retrosternale diffuso e non ben localizzato, valutabile ad
esempio con la scala VAS del dolore
7. concetto di sé-percezione di sé funzionale
8. ruolo-relazione disfunzionale, il paziente rifiuta contatti con
il mondo sociale a causa delle diverse limitazioni poiché deve
svolgere con moderazione diverse attività
9. sessualità-riproduzione disfunzionale, la persona riferisce
una riduzione della libido, paura che l’attività sessuale possa
compromettere il suo stato di salute
10. coping-tolleranza allo stress disfunzionale, il paziente
potrebbe non avere le risorse idonee ad affrontare la
condizione patologica
11. valori-convinzioni funzionale