Passa al documento
Questo è un documento Premium. Alcuni documenti su Studocu sono Premium. Passa a Premium per sbloccarne la visualizzazione.

Le combinazioni di parole

Numerosi studi dalla fine XIX secolo hanno trattato il tema delle comb...
Corso

Lessico e semantica (30102186)

27 Documenti
Gli studenti hanno condiviso 27 documenti in questo corso
Anno accademico: 2017/2018
Caricato da:

Commenti

accedi o registrati per pubblicare commenti.

Anteprima del testo

Le combinazioni di parole

Introduzione

Numerosi studi dalla fine XIX secolo hanno trattato il tema delle combinazioni di parole, portando a molteplici ricerche sulla materia, a varie definizioni e classificazioni.

Coseriu, uno dei grandi linguisti del XX secolo, osservò varie coppie di parole a cui dette il nome di “Solidarietà lessicale” definendola come <<implicazione sintagmatica di contenuto, codificata linguisticamente, tale per cui uno dei due termini funziona da tratto distintivo del secondo.>> ( Jezek, 184, 2011)

Anche nell’ambito della grammatica generativa il contributo di Chomsky sul tema è affrontato con la nozione di “selezione” cioè il rapporto tra predicato e i suoi argomenti. Chomsky identifica le restrizioni sulla selezione, notando come alcuni argomenti siano esclusi dal significato di un determinato predicato.

La prima caratteristica da notare nelle combinazioni di parole è la presenza di restrizioni nell’ordine di sequenza delle parole o del sintagma nella frase, ma anche restrizioni sintattiche e concettuali.

Le parole, quindi si combinano rispettando alcune specifiche limitazioni, ne sono state isolate tre in particolare:

  1. Restrizioni concettuali. Sono restrizioni insanabili, perché inaccettabili per la nostra esperienza del mondo.
  2. Restrizioni lessicali (solidarietà semantica). Molto simili alle restrizioni concettuali, però a differenza di queste sono reversibili.
  3. Restrizioni lessicali ( solidarietà consolidata dell’uso). Riguardano la scelta abituale di determinate parole combinate tra loro, rispetto ad altre simili. Anche queste restrizioni sono facilmente sanabili, con l’utilizzo del termine giusto.

Un tipo di classificazione per distinguere vari tipi di combinazioni di parole si fonda su alcuni criteri:

 Presenza di una delle restrizioni  Possibilità di calcolare il significato  Sostituibilità paradigmatica  Autonomia sintattica della combinazione

Secondo questi punti, i tipi di combinazioni di parole sono:

 Combinazioni libere  Combinazioni ristrette  Collocazioni  Costruzioni a verbo supporto  Parole Sintagmatiche o Complesse

 Espressioni idiomatiche e Proverbi

Le parole combinandosi tra loro instaurano delle relazioni sintagmatiche con un certo grado di coesione e questo grado di coesione può essere ben visibile in questa classificazione che va dal tipo di combinazione meno coesa alla più coesa.

Combinazioni libere o volatili

Le combinazioni libere, sono combinazioni di parole che occasionalmente si uniscono, create al momento dal parlante e non sono sottoposte a particolari restrizioni, se non restrizioni di tipo concettuale:

Es. * Maria beve il panino

Inoltre i membri della combinazione si possono sostituire con altre parole mantenendo lo stesso significato e sono autonomi sintatticamente

Es. Maria mangia il dolce / Maria mangia un dolce / Il dolce che Maria ha mangiato

I referenti sono disponibili nel discorso e si può utilizzare un pronome

Es. Maria ha cucinato il dolce e l’ha mangiato.

Infine il significato delle combinazioni libere o volatili è composizionale, cioè la somma dei significati delle parole porta al significato dell’enunciato.

Combinazioni ristrette

Le combinazioni ristrette hanno una implicazione sintagmatica di contenuto. Sia in combinazioni verbi-nominali che in quelle nome-aggettivo, ci sono alcune più libere e altre meno ( restrizioni più circoscritte): ad esempio il verbo “calzare” prevede solo oggetti di tipo calzature/scarpe; l’aggettivo biondo si può riferire al colore dei capelli, ma anche alla birra. Di conseguenza nelle restrizioni più circoscritte sarà impossibile sostituire un membro della combinazione, tuttavia i membri sono autonomi nell’aspetto sintattico quindi possono essere separati da quantificatori e/o cambiati di posizione.

Infine come le combinazioni libere hanno un significato composizionale.

Con il corpora “paisà”, ricercando in forma di lemma due verbi come “calzare” e “indossare” si può notare come i risultati siano per la maggior parte relativi a scarpe ed indumenti:

Indossare indumenti Calzare le scarpe

Indossare biancheria Calzare l’infradito

Indossare il velo Calzare l’elmo

Pentirsi amaramente Rifiutare categoricamente

Benson, Benson e Ilson, ne hanno isolati 7 tipi, a differenza di Simone hanno distinto i tipi di verbi (creazione/ annullamento) e hanno inoltre identificato:

 Unità di quantificazione + nome al quale l’unità è riferita Lasso di tempo  Avverbio + aggettivo Fermamente convinto

Anche in altre lingue, come l’inglese, sono presenti collocazioni che in italiano non hanno lo stesso tipo di traduzione, perché molto spesso i concetti sono lessicalizzati diversamente nelle varie lingue.

Ad esempio in inglese:

Pay Attention è prestare attenzione, ma letteralmente sarebbe * pagare attenzione

Black and white, letteralmente “Nero e Bianco” invece ha semplicemente i termini della collocazione invertiti in italiano “Bianco e Nero”.

Attraverso lo studio dei corpora è possibile osservare l’utilizzo dei collocati nella lingua italiana:

Ad esempio si possono trovare ed osservare determinati collocati, sul corpus paisà ricercando tutte le collocazioni verbo+avverbio, i risultati non possono essere visualizzati, perché tanti. Di conseguenza per affinare la ricerca si può selezionare un verbo, ad esempio “rifiutare” come lemma e con una distanza da 0 ad 1 di parole con un avverbio.

I risultati mostrano alcuni collocati come:

 Rifiutare sgarbatamente  Rifiutare pubblicamente

Costruzioni a verbo supporto

Le costruzioni a verbo supporto sono formate

Verbo + sintagma nominale

Avere paura, dare spiegazioni, fare benzina, prendere sonno

Il verbo ha un significato generico, di bassa intensione ( fare, dare, prendere, mettere) e serve a livello grammaticale per il tempo/modo/aspetto, mentre nel nome risiede la predicazione.

Queste costruzioni hanno delle caratteristiche in comune con le collocazioni, come l’avere restrizioni lessicali attivate dal nome e condizionate dall’uso; inoltre come la base determina il

significato del collocato , il nome fa lo stesso con il verbo nelle costruzioni; i membri sono autonomi e il nome mantiene il suo significato in altre combinazioni.

Fare rumore = causare

Fare la legna = raccogliere

Caratteristica peculiare delle costruzioni a verbo supporto è, come già detto, il verbo che ha un significato generico, si parla di “semantic bleaching” ( appunti lezione) cioè letteralmente il verbo si sbianca; il nome è spesso un nome eventivo e possono avere di corrispondenti sintetici

Fare una telefonata = telefonare

Fare una domanda = domandare

Parole sintagmatiche o complesse

Sono sintagmi stabili che a seguito di un processo di cristallizzazione si sono fuse sintatticamente e sono designate in molti altri modi:

Unità lessicali superiori, unità polirematiche, espressioni multi parola, lessemi complessi.

Sono possibili dei test per accertare se un profilo nominale o verbale sia effettivamente un lessema complesso:

 Coesione delle parti Non può esserci la separazione degli elementi * camera grande da letto  Ordine degli elementi I membri hanno un ordine fisso * è da letto la camera?  Sostituibilità paradigmatica Non si possono sostituire i membri *Sala da letto

Questi test non sempre sono efficaci, in particolare nei profili verbali può accadere che i membri possano essere separati da avverbi semplici

Chiedere scusa/ Chiedo spesso scusa

Da questi test è possibile evincere alcune caratteristiche delle parole sintagmatiche relative ai tipi di restrizioni presenti come la mancanza di autonomia dei membri, impossibilità di variazioni sintattiche e lessicali, hanno un entrata lessicale plurima e il significato non è composizionale, ma idiomatico.

Le parole sintagmatiche si possono distinguere in profili nominali

  1. Nome + da + Nome Macchina da scrivere Vasca da bagno Carta da parati

 Restrizioni lessicali  Restrizioni sintattiche  Restrizioni fonologiche

Queste restrizioni sono le stesse, ad accezione di quelle fonologiche, che ho elencato precedentemente, tuttavia è stato chiarito come queste restrizioni non debbano essere ugualmente necessarie affinché si possa individuare una parola costruzionale. Come già detto, si parla di un continuum di coesione, più queste restrizioni saranno presenti più la parola costruzionale avrà un alto grado di coesione e lessicalizzazione.

Espressioni idiomatiche e proverbi

Si possono poi suddividere le espressioni idiomatiche come “prendere il toro per le corna” in cui c’è un forte grado di coesione tra i membri che non prevedono la sostituibilità, ed hanno un significato idiomatico.

Una possibile differenza da notare con i proverbi, come “paese che vai, usanza che trovi” è il fatto che il proverbio è fisso, mentre nel precedente esempio “prendere il toro per le corna” il verbo può variare in quanto si può declinare:

Ho preso il toro per le corna / Maria prese il toro per le corna.

Conclusioni

Le combinazioni di parole osservate all’inizio sono per molti versi differenti alle parole sintagmatiche, tuttavia è possibile immaginare una possibilità in cui ad esempio combinazioni ristrette possano nel tempo lessicalizzarsi in parole complesse.

Infatti si parla di “distanza sintagmatica” o “vicinanza sintagmatica” quando alcune parole sono più vicine di altre sintatticamente e semanticamente e questo fenomeno origina nella catena sintagmatica dove c’è una tendenza di alcune parole a ripresentarsi, formando aggregazioni lessicali che andranno ad esprimere un concetto unitario.

Questo tipo di lessicalizzazione, da combinazioni di parole a parola complessa porta alla creazione di una nuova entrata lessicale. Per riconoscere una lessicalizzazione di questo tipo è opportuno utilizzare i test relativi alle parole sintagmatiche, cioè la possibilità di sostituire i membri e la loro autonomia. Accanto a questi è possibile osservare fenomeni più superficiali come la perdita di articolo o irrigidimento in una forma; la perdita, nei verbi, della vocale finale.

Jezek, tuttavia ricorda come le combinazioni di parole siano un fenomeno complesso e che il continuum che va dalle combinazioni libere alle espressioni idiomatiche non è necessariamente giusto dal punto di vista proprio della idiomaticità, non essendo quest’ultima una mera risultanza di un aumento delle restrizioni.

Questo documento è stato utile?
Questo è un documento Premium. Alcuni documenti su Studocu sono Premium. Passa a Premium per sbloccarne la visualizzazione.

Le combinazioni di parole

Corso: Lessico e semantica (30102186)

27 Documenti
Gli studenti hanno condiviso 27 documenti in questo corso
Questo documento è stato utile?

Questa è un'anteprima

Vuoi avere accesso completo? Passa a Premium e sblocca tutte le 7 pagine
  • Accedi a tutti i documenti

  • Scarica senza limiti

  • Migliora i tuoi voti

Upload

Condividi i tuoi documenti per sbloccare

Sei già passato a Premium?
Le combinazioni di parole
Introduzione
Numerosi studi dalla fine XIX secolo hanno trattato il tema delle combinazioni di parole, portando
a molteplici ricerche sulla materia, a varie definizioni e classificazioni.
Coseriu, uno dei grandi linguisti del XX secolo, osservò varie coppie di parole a cui dette il nome di
“Solidarietà lessicale” definendola come <<implicazione sintagmatica di contenuto, codificata
linguisticamente, tale per cui uno dei due termini funziona da tratto distintivo del secondo.>> (
Jezek, 184, 2011)
Anche nell’ambito della grammatica generativa il contributo di Chomsky sul tema è affrontato con
la nozione di selezione” cioè il rapporto tra predicato e i suoi argomenti. Chomsky identifica le
restrizioni sulla selezione, notando come alcuni argomenti siano esclusi dal significato di un
determinato predicato.
La prima caratteristica da notare nelle combinazioni di parole è la presenza di restrizioni nell’ordine
di sequenza delle parole o del sintagma nella frase, ma anche restrizioni sintattiche e concettuali.
Le parole, quindi si combinano rispettando alcune specifiche limitazioni, ne sono state isolate tre in
particolare:
1. Restrizioni concettuali.
Sono restrizioni insanabili, perché inaccettabili per la nostra esperienza del mondo.
2. Restrizioni lessicali (solidarietà semantica).
Molto simili alle restrizioni concettuali, però a differenza di queste sono reversibili.
3. Restrizioni lessicali ( solidarietà consolidata dell’uso).
Riguardano la scelta abituale di determinate parole combinate tra loro, rispetto ad altre
simili. Anche queste restrizioni sono facilmente sanabili, con l’utilizzo del termine giusto.
Un tipo di classificazione per distinguere vari tipi di combinazioni di parole si fonda su alcuni criteri:
Presenza di una delle restrizioni
Possibilità di calcolare il significato
Sostituibilità paradigmatica
Autonomia sintattica della combinazione
Secondo questi punti, i tipi di combinazioni di parole sono:
Combinazioni libere
Combinazioni ristrette
Collocazioni
Costruzioni a verbo supporto
Parole Sintagmatiche o Complesse
Espressioni idiomatiche e Proverbi

Perché questa pagina è sfocata?

Questo è un documento Premium. Per leggere l'intero documento devi passare all'abbonamento Premium.

Perché questa pagina è sfocata?

Questo è un documento Premium. Per leggere l'intero documento devi passare all'abbonamento Premium.